“Gli adulti di mezza età e i più anziani spesso mostrano una ridotta percezione della sete, che li pone a rischio di disidratazione e che di conseguenza può ridurre i benefici dell’attività fisica legati alla salute cognitiva. E’ stato dimostrato che la disidratazione riduce le performance atletiche e la funzione cerebrale nei giovani, ma si sa ancora poco sui suoi effetti sulle popolazioni più anziane”.
E’ il risultato di uno studio di un team di ricercatori del New England, per i quali “bere acqua migliora la salute mentale degli anziani”.
Gli esperti “hanno esplorato l’associazione tra l’idratazione prima dell’attività fisica e le funzioni cognitive potenziate dall’esercizio”. Per questo i ricercatori hanno esaminato dei ciclisti amatoriali, con una media di 55 anni, che partecipavano a un grande evento di ciclismo in una giornata calda (25-30°C). In particolare hanno testato le urine dei partecipanti prima dell’attività fisica e li hanno divisi in due gruppi in base al loro stato di idratazione (idratazione normale e disidratati).
“Il gruppo con idratazione normale ha mostrato un miglioramento notevole nel tempo di completamento di un test per valutare le funzioni esecutive dopo essere andati in bicicletta rispetto al test completato prima dell’attività fisica. Questo suggerisce che gli anziani dovrebbero bere acqua in maniera più adeguata per ridurre l’affaticamento cognitivo e potenzialmente migliorare i benefici per la salute mentale dell’attività fisica regolare”.