Casa. Aumento valori catastali colpirà il 68% dei proprietari che ha redditi inferiori a 26.000 euro
DI Amministrazione

Il ventilato rialzo dei valori catastali degli immobili rischia di colpire soprattutto i contribuenti a reddito medio-basso, la grande maggioranza di chi possiede o acquista una casa. Fra i 25,8 milioni di italiani che vivono in un appartamento di proprietà, infatti, ben il 68% ha un reddito sotto i 26.000 euro lordi annui e 8 su 10 hanno contratto un mutuo per acquistarla. È quanto emerge da un’analisi di Elexia, studio di 40 avvocati e commercialisti di Milano, Roma e Firenze.

Il carico fiscale sugli immobili supera i 40 miliardi di euro l’anno e potrebbe subire un’impennata con la revisione dei valori catastali, la base per calcolare i tributi su compravendite, successioni e donazioni e l’Imu su seconde case e abitazioni di lusso.
Negli ultimi 10 anni, peraltro, i prezzi delle abitazioni in Italia sono scesi in media del 20%, a differenza di quanto accaduto in Europa, dove sono cresciuti del 20%. I mutui sono invece in costante crescita e hanno superato i 406 miliardi di euro.

“Il comparto immobiliare sta dando un grande impulso alla ripresa anche grazie alle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico”, osserva Andrea Migliore, avvocato partner di Elexia, specializzato in campo immobiliare, “Milioni di italiani hanno pagato mutui per decenni per comprare la casa in cui abitano. Sui proprietari gravano già ingenti costi di gestione e manutenzione e un’elevata tassazione. Ulteriori aggravi rischiano di frenare il settore e penalizzare anche chi la casa vuole acquistarla per viverci”.