Ok, diciamocelo chiaramente (anche se è politically incorrect): chi non ha nulla intestato vive sereno, non teme alcun creditore, né il postino a notificargli cartelle di Equitalia, multe o contravvenzioni. Insomma, a fare la parte degli “sfigati” un po’ ci si guadagna. E questo perché la legge del nostro Paese consente di vivere in modo normale, con un tenore di vita apprezzabile, pur senza avere – formalmente – alcun bene in proprietà. Certo, poi c’è il Fisco a cui dare spiegazioni: ma torna la regola di cui sopra. Se anche arriva l’Agenzia delle Entrate a chiederti i conti, e decide di mandarti l’esattore a casa, cosa mai ti potrà pignorare?
Ed è qui il nucleo della questione: vivere con quel “minimo vitale” sotto il quale qualsiasi pignoramento è impossibile. Anche per lo Stato.
Qual è questo minimo vitale? Un insieme di beni mobili, immobili e crediti. Abbiamo deciso dunque di elencare, in questo articolo, tutti i beni che Equitalia non potrà mai toccarti. Eccoli.
1. La prima casa
Con l’approvazione del decreto del fare dello scorso anno, Equitalia non può più pignorare la prima casa del debitore a condizione che essa sia:
– l’unico immobile in proprietà del debitore
– il debitore vi risieda anagraficamente
– l’immobile sia adibito ad uso abitativo.
2. L’ultimo emolumento dello stipendio versato in banca al lavoratore dipendente
Anche questa è una recente innovazione introdotta nel 2013 dal decreto del fare.
3. Alcuni beni mobili detti “assolutamente impignorabili”
Fermo restando che è altamente improbabile che Equitalia venga a casa vostra per un pignoramento mobiliare (leggi “Ecco perché Equitalia difficilmente pignora i beni mobili”, sappiate comunque che non potrà prelevarvi i seguenti beni: letti, tavoli da pranzo con le relative sedie, armadi guardaroba, cassettoni, frigorifero, stufe, fornelli di cucina anche se a gas o elettrici, lavatrice, utensili di casa e di cucina insieme ad un mobile idoneo a contenerli. Tutti tali beni, in quanto indispensabili al debitore ed alle persone della sua famiglia con lui conviventi, non possono essere asportati dall’ufficiale giudiziario, a condizione che non abbiano un significativo pregio artistico o di antiquariato.
Può rientrare in questa categoria anche il fermo auto, vietato nel caso di automobili utilizzate per l’attività professionale.
4. Le polizze vita
5. Le pensioni sotto il minimo vitale
Secondo la Cassazione [1], è pignorabile nei limiti del quinto la differenza tra l’importo mensile netto della pensione e il cosiddetto “minimo vitale”. Il limite della impignorabilità è di euro 525,89, importo minimo vitale per la sopravvivenza dell’individuo. Tutte le somme che eccedono tale importo sono pignorabili nella misura massima di 1/5 [2].
Contrariamente a quanto si crede, anche la pensione di invalidità civile è pignorabile, ma nei limiti appena detti [3].
6. Il 50% del conto corrente cointestato
7. La casa inserita nel fondo patrimoniale, ma a condizione che…
a. il fondo non sia stato costituito da meno di cinque anni (entro i quali è possibile la revocatoria);
b. negli altri casi, il debito tributario non sia dipeso da attività commerciale strumentale al sostentamento della famiglia (per esempio, il caso di un’azienda che è unica fonte di reddito del nucleo familiare).
8. Una somma superiore al quinto dello stipendio [2], ma a condizione che…
non la depositi in banca. Dopo tale momento, invece, la provvista è pignorabile al 100%.
[1] Cass. sent. n. 18755/2013.
[2] Con i nuovi limiti di pignoramento, il tetto pignorabile è 1/10 per importi tra 0 e 2.500 euro e di 1/7 per importi tra 2.5001 a 5.000 euro.
[3] C. Cost. sent. n. 506/2002.
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